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Napoli diventa “Partenope” e si riscatta sul Web

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Non c’è camorra e non c’è caos nella trasposizione virtuale di Napoli. Anzi, la città di Partenope, così si chiama, è virtuosa e disciplinata, tanto che il progetto ha incuriosito anche la BBC.

Una Napoli che diventa metropoli ordinata e pulita. Non è un’utopia, almeno non sul web dove ha preso vita un progetto ideato dall’agenzia pubblicitaria Agrelli&Basta: un vero e proprio “spazio urbano” in rete, chiamato città di Partenope, ma fatto di utenti in carne ed ossa. Attraverso infatti un intelligente scambio di “multe” e di “crediti” Partenope appare come città assolutamente virtuosa e disciplinata.

L’etica che sta alla base di Partenope è semplice: i cittadini ricevono un kit composto da un blocchetto di multe-cartolina da usare nella realtà, depositandole, ad esempio, sul parabrezza di un’auto lasciata in seconda fila. Chi, a sua volta, si è beccato la cartolina-multa di Partenope ha l’occasione di ravvedersi “on-line” collegandosi al sito comunedipartenope.it. Espiando così la colpa, si acquisisce anche lo status di cittadino di Partenope, a cui viene fornita la carta d’identità e con essa anche dei crediti da cittadino “modello”.

Questo nuovo modo di ricostruire l’immagine di Napoli, dando la possibilità a migliaia di cittadini di farsi un identità eclissata nel passato, ha colpito tutta l’opinione pubblica locale. Non solo: il progetto di Partenope è riuscito a varcare i confini nazionali arrivando a incuriosare perfino la BBC. E pur essendo da pochissimi giorni on line, c’è chi lo vuole proporre come ideale anche in altre realtà cittadine del mondo.

Scarica dal sito dalla BBC l’audio dell’Intervista a Claudio Agrelli, fondatore di Partenope.


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